Chi sei? Cosa fai?

Mi chiamo Alberto Varotto. Nato a Limbiate (MB) nel 1970. Da molti anni sono un Facility Manager prima per l’area Logistica ed ora per la Direzione Broadcast and Digital Media del Gruppo Mediaset. Lavoro molto variegato, impegnativo e sfidante. Ma come in tutte le cose cerco di metterci sempre passione e personalità. Oltre da una sana curiosità e voglia costante di imparare.
Altro aspetto molto rilevante è la mia passione per lo sport: running e bici. Ormai diventati fondamentali e parte essenziale della vita quotidiana. Diciamo pure uno stile di vita sportiva che si integra con tutto il resto. Lo sport di endurance mi ha aiutato ad allenare oltre il fisico soprattutto la mente, consentendomi di affrontare meglio i vari aspetti della vita. Decisamente un toccasana potrei definirlo.
La mia vita si completa con la mia famiglia: una moglie paziente di nome Paola ed i miei meravigliosi figli Leonardo (11 anni) e Lorenzo (7 anni).

Quale piatto non manca mai nelle tue reunion famigliari?

In famiglia da sempre prevale una cucina semplice e più possibile naturale. La mia passione per lo sport mi ha poi portato ad approfondire nonché a cambiare molte abitudini, per soddisfare esigenze metaboliche specifiche. Un piatto che non deve mai mancare in famiglia è quello con verdura e frutta. Altrimenti non è un pasto. Cerchiamo di privilegiare poi pasta/riso integrali. E cerchiamo di variare molto.

Ci sono prodotti bio nella tua dispensa?

Molti. Dipende dalla spesa settimanale, ma certamente privilegiamo quelli bio. Quali ad esempio latte, yogurt, cereali, riso, farinacei, ecc.
Leggo sempre con molta attenzione etichette dei prodotti che acquisto, grazie anche agli insegnamenti scaturiti da bellissime cene “con il dottore” fatte proprio nei vostri ristoranti Ethos con Dott. Speciani e dott. Biasini per esempio. Dei guru per noi.
Fare la spesa non è banale ed è diventato un investimento in termini di tempo ed attenzione.

Quanto conta per te conoscere l’origine degli alimenti?

Moltissimo. Sono anche legato ad associazioni di consumatori e cerco di documentarmi ed approfondire sempre di più le mie conoscenze su alimenti e sui loro ingredienti. Purtroppo spesso assistiamo a casi di cronaca poco rassicuranti in termine di tutela alimentare a danno di noi utilizzatori. Meno male però che ci sono in Italia ancora tanti onesti produttori che con i loro prodotti, magari di nicchia, cercano di essere trasparenti. In Italia manca proprio la trasparenza e ci vorrebbero meno leggi confuse nell’ambito alimentare, che consentono poi “furbate” ed inganni, a volte magari solo economici, spacciandoci un cibo per un altro; altre volte più gravi perché riguardano ed intaccano la salute dei consumatori.

Hai mai preso parte ad un’attività di gruppo in cucina?

Spero di avere inteso la domanda.
Ho fatto dei corsi di cucina. Uno in particolare piuttosto lungo ed articolato con lo chef Sergio Barzetti, dove ho veramente imparato molto. Ed ho avuto occasione di un piccolo corso nella cucina dello chef Giancarlo Morelli. Con Ethos siamo stati coinvolti per una pre-valutazione menù stagionali un paio di anni fa.E’ stata un’esperienza molto interessante.

Come hai conosciuto Gruppo Ethos?

Ho conosciuto Gruppo Ethos diversi anni fa tramite internet, ma soprattutto ho iniziato a frequentare i locali grazie proprio alle serate a tema organizzate (vedi per esempio a cena con il dottore che citavo prima). Io e mia moglie ci siamo innamorati di queste serate ed abbiamo coinvolto anche diversi amici e conoscenti. Da lì poi è stata una escalation ed abbiamo sposato decisamente la filosofia del mondo Ethos (alimentazione Gift, ecc.). Ogni pranzo o cena diventa occasione per conoscere ed approfondire vari aspetti dell’alimentazione, diventando istruttiva e divertente anche con i nostri figli. Ci siamo poi decisamente affezionati sia a luoghi/location che alle persone del vostro staff. Ho avuto onore inoltre di conoscere di persona il titolare Giuseppe Scotti, persona carismatica con cui condivido molte passioni sportive. Conoscendolo ho capito ulteriori cose sul Gruppo Ethos e sulle sane radici su cui si fonda.
Posso solo dire, senza toni eccessivamente referenziali, che i vostri ristoranti hanno decisamente aiutato a cambiare in meglio alcuni aspetti alimentari della mia famiglia.
Potrei definirvi esportatori sani di principi alimentari. Sicuramente una catena diversa da tutte le altre.