Pensavamo che la maggiore sfida affrontata come ristoratori fosse quella del Covid e dei lockdown: un periodo complesso per tutti, non solo per noi, di cui stiamo ancora gestendo gli strascichi oggi.

Ma da qualche mese a questa parte il costante aumento del gas, dell’elettricità, delle materie prime, si è abbattuto come una scure su privati e aziende.

Noi di Gruppo Ethos siamo una famiglia composta da 9 ristoranti, di cui un birrificio artigianale e un agriturismo, con circa 300 dipendenti.

Da giugno 2021 ad agosto 2022 abbiamo visto crescere del 350% il costo dell’energia e del 550% quello del gas.

A questo si aggiunge un complessivo aumento dei costi delle materie prime, circa il 10%.

Da sempre l’anima del Gruppo Ethos è l’attenzione al cliente, con aperture 7 giorni su 7 e quasi sempre fino a tardi. Accogliere i nostri ospiti con cordialità e disponibilità, servendo piatti sempre nuovi e utilizzando sempre ingredienti di qualità, sono stati e continuano ad essere il nostro primo obiettivo.

Ma la situazione attuale ci ha costretto a cambiare le nostre tradizionali strategie aziendali, prima con alcune modifiche ai prezzi e, oggi, con la scelta di chiudere in anticipo i locali.

Non potendo continuare a sostenere gli attuali costi, abbiamo dovuto ottimizzare i nostri orari di apertura, sacrificando le fasce con minor afflusso di clienti.

Una situazione temporanea che speriamo duri poco, per poter tornare ad accogliervi al 100% della nostra capacità e ricominciare a vivere una normalità che a tutti, siamo certi, manca.

Grazie,

Gruppo Ethos