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L’ARTE DI COMBINARE INGREDIENTI E PERSONE

Bisogna conoscere perfettamente tutti i componenti, capire quali sono i caratteri distintivi per ciascuno di essi, saperli combinare in modo che questi tratti rimangano in equilibrio e si valorizzino reciprocamente.  Stavamo parlando di Mixology, ma lo stesso principio è calzante per la gestione di qualsiasi combinazione armoniosa, compresa quella che caratterizza i team di persone, da quello aziendale a quello sportivo. Lo spunto di riflessione ci è stato proposto grazie a un evento organizzato da Devero Hotel e rivolto ai professionisti e alle aziende locali. È stato un bel momento di condivisione di idee, ottimo cibo e per l’appunto cocktails, per poggiare le basi di future collaborazioni, delle quali non vediamo l’ora di parlarvi. C’erano live cooking station a bordo piscina, musica, il cibo strepitoso del Ristorante Essenza e la postazione bar pronta a ospitare i signature drinks degli ospiti. Con il nostro bartender,  Ceo, Managers, Consulenti, si sono rimboccati le maniche per cimentarsi nella scelta degli ingredienti, nella miscelazione e presentazione di un cocktail. Questo tipo di team building vede lo stratificarsi di diversi livelli di esperienza. Un primo livello, ludico e didattico, consente a chi partecipa di imparare le nozioni di base sull’ingredientistica dei cocktails. Dal distinguere distillati da liquori, vini fortificati etc, fino alla scelta del succo o bitter, arrivando alle guarnizioni. Stimola i partecipanti nella rielaborazione delle nozioni per creare un cocktail ispirato ad un tema. E può essere proposto in modo individuale o come attività di team. Diventa infine un momento di aggregazione e socializzazione con il brindisi e l’assaggio dei cocktail preparati. C’è poi un livello di riflessione ulteriore. Proprio come un mixologist esperto deve conoscere a fondo le proprietà di ogni ingrediente, un leader efficace deve comprendere le caratteristiche e le potenzialità di ogni membro del team. È fondamentale saper individuare i talenti unici di ogni persona, le loro passioni e motivazioni, e valorizzarle nel modo giusto. La Mixology è una metafora azzeccatissima per riflettere sulla gestione delle relazioni interpersonali in contesto di gruppo, oltre che a offrire il destro per una tra le attività di team building più divertenti che potrete sperimentare.  E ci insegna un principio molto più grande, ovvero che elementi anche contrastanti possono coesistere e creare una combinazione armoniosa molto più interessante. Proprio come un cocktail ben realizzato, un team coeso e vincente è il risultato di una sapiente miscela di talenti, passioni e competenze, orchestrate da una leadership attenta e ispiratrice. Questo evento ti è piaciuto? Qui puoi consultare tutti i nostri format, oppure contattaci qui per organizzare l’evento aziendale più giusto per te. Ringraziamo per le foto Devero Hotel&Spa, Donato Mazza, Peter Lesko e Luca Pontillo.

API E AVVENTURA

Le vibrazioni di un’arnia diventano quella di un gruppo di persone che si trovano catapultate fuori dal loro contesto ordinario: prima in una nube di api e poi alla ricerca delle lanterne in una gara di orientamento nel bosco. Diventano le nostre vibrazioni, perché la giornata di ieri è stata intensa e memorabile per tutti. Cosa è successo?  Abbiamo ospitato LIO FACTORY per un’intera giornata all’Agriturismo Brusignone, per un  team building aziendale a metà tra l’esperienza rurale e l’avventura.   Una giornata luminosa, che è iniziata con un momento divulgativo sul mondo delle api, con l’apicoltore e life coach Beppe Scotti. Nel suo speech Beppe ha proposto molti parallelismi tra il superorganismo delle api, un modello di società basato soprattutto sul ruolo degli insetti femmina, e l’organizzazione aziendale e societaria umana. È stato un dialogo a più voci anche grazie agli interventi della psicologa Enrica Saraniti, che con Lio Factory sta facendo un percorso di coaching e mentoring. I nostri interlocutori erano infatti decisamente preparati! Su base volontaria, alcuni dei partecipanti hanno completato l’esperienza indossando una tuta da apicoltore per visitare le arnie, hanno maneggiato i telai trovandosi immersi nel ronzio di centinaia di api. Un momento potente, come lo è sempre la connessione profonda con la natura.  Per il pranzo abbiamo cucinato un menù tradizionale con le verdure del nostro orto e la nostra carne, un momento di relax prima della grande prova di avventura: il rogaining. Cos’è il rogaining? È fratello di una disciplina più conosciuta, l’orienteering. Il rogaining aggiunge all’orientamento una difficoltà ulteriore perché richiede un’attenta pianificazione del percorso e l’elaborazione di una strategia. E quindi un livello di complessità superiore per i team che si sono cimentati nella ricerca delle “balise”, ovvero le lanterne posizionate tra prati e boschi, e segnalate sulla cartina. Mappa alla mano, i concorrenti hanno pianificato il percorso a loro giudizio migliore per poter accumulare il punteggio più alto, dato dalla somma dei punti assegnati ad ogni check point. Dopo il brief tecnico è uscito lo spirito di competizione tra le squadre e i nostri si sono ritrovati al di fuori delle loro abitudini: in un team di persone a volte sconosciute, costretti a trovare un accordo sugli obiettivi della squadra e obbligati a stare uniti. Ci sono stati anche i conflitti, come è normale che accada quando si lavora per un obiettivo comune e si hanno punti di vista diversi. E la cosa più interessante è stato vedere come le squadre abbiano tutte trovato un equilibrio, nonostante gli imprevisti e lo stress. All’arrivo sono arrivati gruppi più affiatati e consapevoli. Missione compiuta! Insieme alla coach Saraniti c’è stato un momento di condivisione delle dinamiche relazionali che ciascuna squadra ha sperimentato; ne sono uscite anche delle storie gustose, come quella del team che ha rifiutato l’aiuto a uno sventurato, che passando di lì era rimasto impantanato, “Spiacenti, non possiamo perdere la posizione in classifica”. Complimenti al team “Il Filo d’Arianna” che ha prevalso nella classifica a punteggio, vince lo spirito (tutto) di questo straordinario gruppo. Grazie a  Lio Factory e Enrica Maria Saraniti di Ramaat per la fiducia. Questo team building aziendale ti è piaciuto? Qui puoi consultare tutti i nostri format, oppure contattaci qui per organizzare l’evento aziendale più giusto per te.